Domenica, 15 marzo è stato istituito, per contro delle Ferrovie dello Stato, l’audiotreno. I viaggiatori dell’ETR 200, il velocissimo convoglio che allaccia Roma a Venezia, hanno potuto ascoltare, mediante piccoli altoparlanti sistemati nell’imbottitura del poggiatesta, un programma di varietà.
Contemporaneamente alla piacevole innovazione (piacevole per chi non sappia come passare il tempo o non riesca a prendere sonno), sono entrate in servizio le prime « hostesses » ferroviarie. A queste spetta non solo il compito di illustrare ai passeggeri il funzionamento degli apparecchi di ascolto, ma anche di assisterli, durante il viaggio, come fanno le loro colleghe sugli aerei.
Le hostesses delle Ferrovie dello Stato indossano una divisa azzurra; sulla giacca spicca lo stemma rosso e oro della società concessionaria del servizio radiofonico, società da cui esse dipendono.
Sono state scelte fra giovani (non sposate) di età non inferiore ai diciassette anni e non superiore ai ventisei, di buona cultura generale (devono parlare correntemente almeno due lingue) e possedere una sicura conoscenza dell’orario. La società provvede, a sue spese, affinché, nelle città di arrivo, trovino ospitalità in buoni alberghi.
In quanto ai programmi che, incisi su nastri, saranno rinnovati ogni settimana, le trasmissioni dell’audiotreno in un primo tempo saranno basate soprattutto sulla musica e sugli sketches. Finora l’audiotreno e le hostesses sono soltanto sullo ETR 200. Presto i due servizi saranno estesi agli elettrotreni viaggianti sulle più importanti linee.
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