Difendersi contro il fuoco significa conservare preziosi beni. Ciò vale per tutti e in ogni caso, ma in modo particolare per stabilimenti, cantieri, aeroporti, ecc., specialmente in tempo di guerra, nel quale, a seguito d’incursioni aeree con relativo getto di bombe non solo dirompenti ma anche incendiarie: il pericolo è più frequente.
Sono noti i sistemi escogitati al riguardo dalla tecnica, ma in questo campo non era stato ancora possibile domare gl’ incendi provocati da benzina o da petrolio. Ora, però, il mezzo si è trovato. Si ricorre all’estintore a schiuma. Si tratta d’un estintore in cui l’acqua vien fatta schiumare, immettendovi grandi quantità d’aria e minime dosi d’un liquido effervescente, sino ad aumentare di 15 volte il volume dell’acqua. Di tale estintore sono già in commercio tipi capaci di produrre al minuto ben 30.000 litri di schiuma. Ma un nuovo, interessante apparecchio estintore è in progetto. L’idea è venuta dal seguente esperimento di fisica.
Se si fa a una scatola di cartone un bel buco rotondo e vi si colloca davanti, alla distanza di circa 6 metri, una candela accesa e poi si batte con un martelletto sulla parete opposta, si sviluppa nel buco un cerchietto d’aria ch’è in grado di spegnere la candela. In base a questo esperimento, si è progettato di costruire un serbatoio d’acciaio dalla forma sferoidale, fornito d’una imboccatura a imbuto. Il serbatoio è riempito di gas o di vapori, per esempio di tetracloruro di carbonio. Con l’aiuto d’un nastro di cartucce, come avviene in una mitragliatrice, si producono esplosioni che a loro volta proiettano fuori del tubo, a grande velocità e senza soste, una serie di anelli gassosi che raggiungono le fiamme, spegnendole.
Il nuovo estintore può essere montato su un automezzo e quindi è in grado d’intervenire rapidamente contro incendio, dovunque sia scoppiato.
C.

L’illustrazione mostra all’opera il nuovo “spegnincendi”. In Basso, a sinistra, il piccolo disegno riproduce l’esperimento di fisica su cui si basa il progettato estintore.
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